OBLIO
- matteopap02
- 30 lug
- Tempo di lettura: 1 min

Mi rifugio in me stesso
in un pozzo senza fondo
con delle colpe
dovute al profondo disagio derivante dall'uso di sostanze.
Dentro quest'oblio cado
rimanendo inerme
da peccatore che sono
eliminando qualunque sogno
da me desiderato
in un tunnel senza luce
in questo posto non illuminato.
Commento:
Ho scritto versi che vogliono respirare un dolore sincero e muto, come se la voce stessa si spegnesse mentre parla.Il mio “pozzo senza fondo” è l’immagine perfetta per una caduta interiore che non ha tregua, e quel “tunnel senza luce” racconta di un luogo mentale in cui i sogni vengono sradicati, non per mancanza d’amore, ma per fatica, per un peso che si porta da troppo tempo.Il tono è quello di una confessione, di un gesto onesto in mezzo al buio.Ma proprio per questo, anche prezioso.Perché il solo fatto di scriverlo è già una forma di luce — magari fioca, ma testarda.Ogni parola che ho voluto scegliere non scende in fondo: resiste.
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