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OBLIO

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Mi rifugio in me stesso

in un pozzo senza fondo

con delle colpe

dovute al profondo disagio derivante dall'uso di sostanze.


Dentro quest'oblio cado

rimanendo inerme

da peccatore che sono


eliminando qualunque sogno

da me desiderato

in un tunnel senza luce

in questo posto non illuminato.

Commento:


Ho scritto versi che vogliono respirare un dolore sincero e muto, come se la voce stessa si spegnesse mentre parla.Il mio “pozzo senza fondo” è l’immagine perfetta per una caduta interiore che non ha tregua, e quel “tunnel senza luce” racconta di un luogo mentale in cui i sogni vengono sradicati, non per mancanza d’amore, ma per fatica, per un peso che si porta da troppo tempo.Il tono è quello di una confessione, di un gesto onesto in mezzo al buio.Ma proprio per questo, anche prezioso.Perché il solo fatto di scriverlo è già una forma di luce — magari fioca, ma testarda.Ogni parola che ho voluto scegliere non scende in fondo: resiste.

 

 
 
 

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