INTRODUZIONE

Da sempre ho sentito il bisogno di cercare nelle parole un rifugio.

La poesia è arrivata nella mia vita in punta di piedi, come fanno le cose vere.

All’inizio non la capivo, mi sembrava distante, quasi troppo elegante per me finché un giorno cominciai leggendo ad alta voce e qualcosa cambiò. Le parole vibravano. Vivevano. Mi attraversavano.

Ogni verso era un riflesso, ogni strofa un’eco di emozioni mai provate prima. Iniziai a scrivere poesie, riflessioni nate nei miei momenti più vulnerabili. Spesso non le capivo subito, però le sentivo mie. E questo mi bastava.

Col tempo iniziai a condividerle. Prima con pochi amici, poi con chi voleva ascoltare. Non per insegnare, ma per far sentire. Perché quando si leggono poesie non si parla, ma si evocano emozioni.

Fu così che scoprii che le parole possono accarezzare, scuotere, sollevare o dire “mi riconosco” in un verso. Per me è una vera e propria forma di guarigione. Per questo leggo, per questo scrivo: per vivere la vita con più consapevolezza comprendendo le mie emozioni.

La mia vita non è fatta di eventi straordinari ma di pagine sottolineate, di poesie lette sottovoce in notti insonni, di riflessioni nate guardando la pioggia cadere.

Ogni volta che apro un libro di poesia o una pagina bianca, è come se mi aprissi anch’io, cercando parole che raccontino quello che provo quando la voce trema, quando il cuore non sa spiegarsi.

Chi sono io? Non sono solo un lettore di poesie, ma un loro amante: nelle riflessioni trovo la mia strada, condividendo la mia medicina: la poesia.

Sarò il vostro Virgilio in questo viaggio nel mio animo commentando e descrivendo le mie emozioni più pure.

Benvenuti a casa!