CANNA
- matteopap02
- 1 ago
- Tempo di lettura: 1 min

Ecco una canna:
maledizione o condanna,
i pensieri inganna.
Sofferenza
in quell'azione
d'accensione;
pronto
a prendere l'ascensore
verso l'ingannevole
Io interiore.
Commento:
Questa poesia è un viaggio breve ma profondo, una riflessione lucida e ambigua su un gesto carico di contraddizioni. La “canna” non è solo oggetto, ma simbolo — di fuga, di trance, di ricerca, di smarrimento. Il ritmo spezzato accompagna la discesa (o salita?) verso un “Io interiore” che non promette verità, ma suggestioni. Per me è bellissima l’immagine dell’ascensore: qualcosa che porta altrove, ma senza sapere se si va verso il basso o verso l’alto. Si resta in sospensione, nel dubbio tra maledizione e liberazione. Ho voluto toccare un tema delicato senza giudicarlo, solo raccontandolo.
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