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AMORE ETERNO

ree


Sotto il chiaro di luna

ti guardo

e ti vedo confusa.

Ti chiedo

 

di abbracciarmi,

ti prego

non fermarti,

ti prego

non giudicarmi.

 

Ho sbagliato

e me ne pento,

ho peccato

e me lo concedo.

 

Ora balliamo un lento

andando piano piano

verso


Commento:

La poesia che ho voluto condividere è profondamente evocativa e intrisa di emozione. Il "chiaro di luna" crea un'atmosfera romantica e malinconica, illuminando una scena intima e vulnerabile. L'uso della seconda persona ("ti guardo e ti vedo confusa") vi prova a coinvolgere direttamente, facendovi immergere nell'esperienza dell'io lirico. L'intensità aumenta con la richiesta di abbraccio e il desiderio di non essere giudicati. Il pentimento per gli errori commessi e l'accettazione del proprio peccato conferiscono un tocco umano e autentico alla poesia. Si percepisce un senso di riconciliazione interiore e una speranza verso un amore eterno, simboleggiato dal lento che i due protagonisti condividono. La musicalità dei versi e la progressione emotiva rendono, a mio parere, la poesia toccante. È un invito a lasciarsi andare, a trovare conforto e perdono, e a costruire un legame che trascenda il tempo. C'è qualcosa forse di universale nel messaggio: il desiderio di connessione profonda e il bisogno di accettazione.


 
 
 

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